La strategia giusta per ogni torneo online di Texas Hold'em
Il poker nella variante del Texas Hold'em prevede tipologie diverse di gioco, per ciascuna si esse una differente strategia. Alcuni suggerimenti per affrontarli con successo.Il buon giocatore di poker deve essere come un soldato, addestrato nelle strategie di guerriglia su ogni terreno e contro ogni genere di nemico. Nel poker online, per fortuna, il campo di battaglia lo decidiamo noi: tanti tipi diversi di tornei, ciascuno con un diverso approccio tattico. Ecco dunque qualche consiglio sulla strategia da adottare per i "classici" del Texas Hold'em.
Il Sit and Go mono-tavolo.
La formula più comune: un tavolo nove avversari. Vanno a premi i primi tre, e questo già ci costringe a un approccio prudente. Si tratta infatti di un gioco di "sopravvivenza" non di un assalto all'arma bianca. Ogni giocatore che esce è un passo fatto verso i premi. Gli stili di gioco sono molteplici, è ovvio, e variano da giocatore a giocatore. Qualche linea guida, tuttavia si può seguire.
Nei primi livelli dei bui cerchiamo di capire bene chi abbiamo di fronte: anche se tendenzialmente siamo aggressivi, per spingere c'è tempo e modo più in là, quando converrà davvero. Vediamo i flop che "costano" poco e non rinunciamo a giocare le mani buone (A-K, A-Q, coppie 10-10 in su). Anzi, è da quelle che dobbiamo trarre profitto per affrontare al meglio il finale. Quando il numero dei giocatori si assottiglia, infatti è tempo di cambiare marcia. Più si avvicina alla "bolla" (ovvero l'ultimo giocatore che esce senza prendere soldi), più si ha paura di uscire. L'aggressività fa leva sul timore e quindi può pagare, ma molto dipende da come ci arriviamo: se abbiamo tante fiches attaccheremo chi ne ha meno o chi ci è parso fino a quel punto rinunciatario; se invece siamo "short" cercheremo di sopravvivere, spingendo al massimo le mani buone, consapevoli che anche qualche buio rubato può fare la differenza.
Quando poi la bolla scoppia (si resta in tre), è il momento di spingere. Spesso in questa fase ci si rilassa: tanto siamo già a premi, si pensa. E invece per vincere va abbandonata ogni paura. I bui saranno alti, aggrediamoli pre-flop per salire di fiches. E ampliamo il range delle mani che giochiamo, anche perché in tre le carte hanno un peso specifico più alto.
Sit and Go Turbo.
Sono dei Sit and Go in cui i livelli dei bui salgono più velocemente. Per la loro rapidità spesso sono popolati da giocatori che giocano occasionalmente o che si annoiano presto al gioco. Ovviamente l'azione p vorticosa, quindi l'incidenza della fortuna aumenta: ecco perché conviene entrarci solo quando l'ingresso e abbondantemente coperto dal nostro budget per giocare a poker (un turbo da 5€, per esempio, giochiamolo solo con un bankroll da almeno 100€: anche se perdiamo, inciderebbe poco).
Come in un Sit&Go "normale", dove però siamo tentati a vedere tanti flop perché costano poco, qui conviene iniziare chiusi, anche per far accapigliare tra loro quelli che non vedono l'ora di andare all-in con il primo asso che hanno in mano: in tavoli così ce ne sono sempre molti. In questa modalità di gioco, infatti, un errore classico è quello di farsi prendere dalla frenesia dell'azione e prendere decisioni sconclusionate. Mettiamola così: più un torneo è veloce, più i rischi sono alti; e più i rischi sono alti, meno dovremmo essere tentati dal giocarci la partita con una mano marginale o carte per cui potremmo essere "dominati".
Man mano che si va avanti, però, l'aumentare dei bui ci porta a un bivio. Se abbiamo uno stack consistente è utile adottare uno stile conservativo e puntare a "rubare" qualche buio giocando di posizione. Se invece siamo corti, è una classica situazione di "push or fold": passare o andare all-in, senza vie di mezzo.
Heads up.
Testa a testa: può essere l'epilogo di un torneo o una partita a sé ( le poker room ne offrono per tutte le tasche). In quest'ultimo caso, però, si parte alle pari, e spesso senza sapere nulla dell'avversario. In due, le strategie sa Sit&Go lasciano il tempo che trovano e diventa quanto mai importante capire chi si ha di fronte: nel testa a testa l'aggressività è fondamentale, ma per aggredire dobbiamo conoscere i punti deboli altrui.
Il valore delle mani va visto con occhi diversi: se, per esempio, in un tavolo da 9 giocatori A-4 fuori posizione sono carte che spesso si foldano, qui diventano una mano potenzialmente dominante.
Altra caratteristica dell'heads up: si tende a bluffare spesso, specie se si pensa di conoscere che si ha di fronte. E' importante capire quanto è aggressivo un avversario (e quindi come e quando bluffa) dalle prime battute. Se abbiamo una mano giocabile pre-flop (e in heads up sono tante), per esempio, chiamiamo le puntate altrui senza rilanciare magari perderemo un'occasione di intimidire l'altro, magari subiremo qualche scoppio, ma avremo tante informazioni utili. E se la stessa situazione si ripresenterà in seguito sapremo come sfruttarla. Ovviamente anche l'altro cercherà di capire come giochiamo noi, quindi è buona norma variare le puntate pre-flop per non dare punti di riferimento. E se il flop è ricco, ogni tanto tastiamo il terreno con una puntata in bluff. Se dopo un po' le nostre fiches salgono, è il momento di essere più aggressivi: puntiamo sistematicamente, rosicchiando lo stack altrui un po' per volta. E se si è sotto?
Puntare al raddoppio: in caso di emergenza, un all-in pre-flop è preferibile al semplice call; se l'altro non chiama avremo rubato qualcosa. Si tratta di semplici spunti, non di regole: l'heads up è affascinante quanto sregolato. Spesso vince chi azzarda, chi gioca una mano impensabile, chi ha una regolarità di ferro sa aggiungere anche il colpo fuori dagli schemi. Contano i due sfidanti, insomma, che le carte che hanno in mano.
Tornei Freeroll.
Ovvero tornei a iscrizione gratuita. Li fanno tutti, principianti ed esperti. E sono enormi, svariate migliaia di giocatori che concorrono per una decina di premi o poco più. La differenza con un torneo a pagamento è soprattutto nelle fasi iniziali del gioco. Innanzitutto, appena si apre il vostro tavolo, prepariamoci ad aspettare. E' (brutta) abitudine diffusa di iscriversi per poi magari dimenticarsene e spegnere il PC. In questi casi, appena finisce il tempo a disposizione per giocare, il giocatore andrà in out, ovvero passerà ogni mano in automatico. A ogni esordio di Freeroll, di fantasmi così ne beccheremo tre o quattro: se siamo in posizione cominciamo ad aggredire i loro bui automatici. Poi ci sono quelli che si iscrivono non per giocare, ma perché non hanno nulla di meglio da fare e magari hanno visto il giorno prima mezza partita in TV: prepariamoci a una serie di all-in senza senso, con qualsiasi carta.
anche tutti glia latri giocatori saranno più aggressivi del solito. in fondo per giocare non si paga, tanto vale salire sulla giostra (pensano). In questa giungla, per emergere bisogna avere pazienza, chiudersi a riccio e soprattutto scordarsi che siamo qui gratis: giochiamo solo mani buonissime, oppure cerchiamo di vedere dei flop a basso costo per poi spingere forte se leghiamo. Nei primi tre, quattro livelli, andando avanti così, cerchiamo almeno di raddoppiare lo stack perché poi la partita si fa tosta: la zavorra viene scaricata, e chi resta fa sul serio. Una cosa da tenere presente è l'enorme differenza che si può creare tra i "chip leader" e quelli corti, esponenzialmente più ampia rispetto a un Sit&Go.
Se siamo tra i primi, in una mano intermedia, cerchiamo di non ingaggiare grosse battaglie: potremo benissimo tenere la posizione buttando fuori i piccoli, visto che spenderemo poco per coprire i loro eventuali all-in ( se tutte le fiches di un giocatore sono meno del 10-15% delle nostre, chiamare pre-flop con qualsiasi carta. Se abbiamo poche fiches, discorso ribaltato: tentiamo il "double up", evitiamo i ricchi e cerchiamo di aggredire chi è nella media e magari preferisce passare per di non trovarsi in cattive acque.
Ultimo suggerimento, scegli il casino online o poker room più conveniente, con i migliori bonus di benvenuto ed offerte promozionali, per aumentare il tuo Rack (soldi sul conto di gioco).
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