Come fingere di essere in Bluff

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Quando un giocatore spesso fa una overbet (puntata più grande del piatto) vuol dire sta bluffando. Qualcuno, al contrario, usa l'overbet, quando ha una monster hand (mano fortissima) e vuole far credere all'avversario di trovarsi di fronte a un bluff. La mano che andiamo ad analizzare ci mostra come la lettura errata di un overbet possa costare la mano o addirittura la partita se siamo in un torneo.

 

Monster o Bluff
    La mano ha visto un finale molto spettacolare (overbet di Sahamies), ma la scelte finali dei due giocatori che si sono sfidati fino al river sono state frutti della condotta piuttosto timorosa da entrambi sia sul flop sia sul turn. Dopo un pre-flop affrontato in modo aggressivo, con Sahamies che ha rilanciato e Benyamine che ha contro-rilanciato, mostrando molta confidenza nelle proprie carte personali, nelle fasi successive i due giocatori si sono limitati a contenere i danni. Entrambi hanno bussato dopo le prime tre carte comuni e il tentativo di Benyamine di aggiudicarsi il piatto dopo il turn non è stato sufficiente forte da spaventare Sahamies, che ha chiamato la puntata dell'avversario senza esitare: Ciò che ha fatto al differenza, ancora prima del river, è stata la capacità di leggere la mano: da una parte Sahamies, con 8-8, ha capito che l'avversario non aveva un punto in mano solo due carte alte; dall'altra Benyamine non ha capito il suo avversario non aveva un punto e ha sopravvalutato il suo Asso-Donna.
    L'errore di lettura da parte di Benyamine (pensando che anche il suo avversario non avesse un punto) era convinto che il suo A-Q fosse sufficiente per aggiudicarsi il pot. Probabilmente ha creduto che anche il suo avversario avesse in mano un Asso, ma con un kicker più basso del suo. o che avesse fallito un tentativo di colore (sul tavolo c'erano infatti due carte di fiori fin dal flop). Sahamies, che con l'ultima carta ha realizzato un full di 8 con 10, ha letto perfettamente le intenzioni di Benyamine. La sua scelta di puntare molte forte, quasi tre volte il piatto, è stata la mossa giusta per fingere un bluff e stuzzicare l'appetito dell'avversario con un piatto corposo.
    E' risultata una scelta vincente perché Benyamine ha creduto davvero che Sahamies non avesse nulla in man o e alla fine ha deciso di giocare, perdendo tutte le sue chip. Quella di chiamare con nulla in mano, se non due carte molto alte, potrebbe apparire come una follia da parte si Benyamine. Certamente ha sopravvalutato le sue carte e probabilmente avrebbe dovuto sospettare che Sahamies avesse in mano almeno una coppia, visto il rilancio e il call sul contro-rilancio nel pre-flop e il call sulla sua puntata sul turn. Tuttavia, la scelta di chiamare la puntata overbet da 100 mila dollari sul river è meno assurda di quanto si possa immaginare. Più che di errore da parte di Benyamine, possiamo parlare di bravura da parte di Sahamies che è riuscito a far passa per bluff una monster hand.

Ma vediamo ora nei dettagli la mano

Situazione iniziale: Pre-flop
    Vediamo ora com'é andata la mano dal punto di vista di chi l'ha persa, David Benyamine. Al tavolo di Texas Hold'em No Limit Cash Game, sono seduti sette giocatori, il piccolo buio è di 300 dollari, il grande buio di 600 dollari, l'ante di 100 dollari. David è lo SB (piccolo buio), ha già messo 300 dollari nel pot, e prima di lui hanno già parlato Antonius, Matusow e Ivey (il giocatore più forte al mondo), che hanno buttato le carte, Illari Sahamies che ha rilanciato fino a 1.900 dollari e Annette Obrestad, che ha chiamato la puntata di Sahamies (che bel tavolo di campionissimi del poker cash game). Benyamine ha in mano una Donna di cuori e Asso di quadri, due buone carte. Malgrado un rilancio e una chiamata (quindi almeno uno di loro potrebbe avere un punto più alto del suo), David decide di iniziare in modo aggressivo contro-rilanciando fino a 7.400 dollari. Una mossa davvero coraggiosa. Dopo di lui è il turno di Tom Dwan (Durrrr, il numero due al mondo), che è di grande buio e decide di passare.
    A David non rimane che vedere la risposta di Sahamies e Obrestad al suo contro-rilancio. Mentre il primo, che aveva rilanciato, decide di chiamare il contro-rilancio di David senza troppo pensarci, Annette Obrestad, dopo qualche secondo di riflessione, getta le carte. Il contro-rilancio ha avuto l'effetto di eliminare un forte avversario, ma David è palesemente preoccupato dalle carte in mano a Sahamies, che ha rilanciato e poi visto tranquillamente il contro-rilancio. Ha assolutamente bisogno di un Asso o una Donna tra le prime carte comuni che il mazziere sta per girare (flop), se così non fosse la mano potrebbe riservargli brutte sorprese. Dopo rilanci e contro-rilanci il pot è già salito a 18 mila dollari.

Prime tre carte comuni: Flop
    Le tre carte del flop sono: 3 di fiori, 4 di picche, 10 di fiori. David è il primo a dover parlare. Certamente avrebbe preferito un flop migliore di questo, ma le tre carte comuni non sono neanche le peggiori che potessero capitargli. Dopo un inizio aggressivo, David sceglie per una strategia più prudente e bussa. Questa decisione può apparire come l'ammissione di aver sopravvalutato le proprie carte nel pre-flop, quando ha contro-rilanciato, ma il tentativo di testare la propria posizione e quella dell'avversario potrebbe evitargli brutte sorprese nel proseguimento della mano. Il fatto che Sahamies risponda a sua volta con un check sembra dare ragione alla strategia di David, che ora può pensare che anche il suo avversario non abbia ancora realizzato un punto e che il suo Asso con Donna gli permetta di essere avanti nella mano.
    Sahamies, è un giocatore aggressivo, come mostrato pre-flop, per cui, se avesse avuto un punto, avrebbe puntato invece di bussare sul flop. La situazione, apparentemente, rimane esattamente quella del pre-flop, con entrambi i giocatori che sembrano in cerca della carta giusta e nessuno dei due convinto al 100% della forza delle proprie carte. Non essendoci state puntate sul flop, il piatto rimane di 18 mila dollari.

Quarta carta comune: Turn
    La quarta carta comune girata dal mazziere e il 10 di quadri. Anche se sul tavolo ora ci sono due 10, la situazione non appare invariata rispetto al flop. Se uno dei due giocatori avesse avuto in mano un 10 fin dall'inizio, molto probabilmente avrebbe cercato di non correre rischi e avrebbe giocato in modo più aggressivo sul flop con la coppia massima (top pair) in man o. Per David è un'ottima carta; con questo board il suo Asso potrebbe essere vincente. E' lui il primo a dover parlare e, dopo essersi preso qualche secondo per pensarci, decide di giocare in modo più aggressivo puntando metà del piatto: 9 mila dollari. Sahamies non appare spaventato da questa puntata e chiama senza problemi. David resta ovviamente perplesso. Se il suo avversario avesse già realizzato un punto, molto probabilmente avrebbe rilanciato; se invece, come pensa, non ha un punto, allora si sarebbe aspettato l'abbandono della mano da parte di Sahamies. Il call potrebbe voler dire due cose: Sahamies ha un punto molto alto e vuole sfruttare fino alla fine le puntate di David, cercando d'incassare il più possibile, oppure non ha nulla in mano (probabilmente un Asso con kicker più basso della Donna) e sta aspettando la carta giusta per realizzare un progetto (in questo caso il colore visto che sul tavolo ci sono due carte di fiori). La quinta carta comune che il mazziere sta per girare potrebbe cambiare la strategia di entrambi i giocatori. Il piatto, dopo le puntate, è di 36 mila dollari.

Quinta carta comune: River
    La quinta e ultima carta comune è l'8 di picche, una carta che ancora una volta non sembra cambiare la situazione iniziale. Le carte comuni sul tavolo non danno alcuna possibilità di colore o di scala.
    Per David tutto è rimasto come prima e il suo Asso con Donna appare forte come nel pre-flop. Certo, Sahamies potrebbe aver realizzato una coppia o averne avuta una fin dall'inizio, ma il modo in cui si è comportato durante la mano (nella quale, a parte il rilancio pre-flop, si è limitato a chiamare) gli fa pensare che non abbia un punto ma "solo" carte alte. David decide quindi di bussare, convinto che anche il suo avversario farà lo stesso e sperando che Sahamies non abbia A-K. A questo punto accade l'imprevisto: Sahamies, infatti, senza pensarci molto punta 100 mila dollari, su un piatto da 36 mila dollari. Con uno stack di poco più di 40 mila dollari, David dovrebbe andare all-in per vedere la puntata. Benyamine appare piuttosto sorpreso da questa mossa e inizia a riflettere su quanto avvenuto durante la mano.
    E' possibile che Sahamies abbia una coppia in mano. Potrebbe averla realizzata con l'ultima carta o averla avuta fin dal pre-flop. Una coppia bassa spiegherebbe il modo poco aggressivo con cui ha condotto la mano, limitandosi a seguire il gioco. Un'altra possibilità è che abbia avuto quattro quinti di colore (fiori) fin al flop e abbia seguito il gioco nella speranza di realizzare il colore.
    La cosa che stupisce di più è l'ammontare della puntata: 100 mila dollari! Difficile non pensare a un tentativo di bluff. Ci sono solo due possibilità: o Sahamies ha realizzato una monster hand, oppure sta bluffando. David dopo averci pensato quasi due minuti, battezza la puntata dell'avversario, come un tentativo di bluff e decide di vedere, mettendo tutte le sue chip nel piatto. Si tratta di una "hero call": in gergo si definisce così con un punto molto basso, in questo caso nessun punto, ma solo un Asso con un kicker alto.
    Purtroppo per David, il suo avversario ha effettivamente una mano fortissima in mano, full di 8 coi 10. Ha avuto una coppia di 8 per tutta la mano ed è stato in vantaggio in ogni fase di gioco. La sua strategia attendistica gli ha permesso di sfruttare al meglio il punto imbattibile realizzato con l'ultima carta. L'overbert di Sahamies è stata un'esca alla quale Benyamine ha abboccato più per merito di Sahamies che per demeriti dell'avversario.

Conclusioni
    Illari Sahamies ha vinto perché è riuscito a difendere la sua coppia fino all'ultima carta comune, approfittando in parte delle insicurezze di David, che sul flop gli ha permesso di vedere un'altra carta senza dover pagare e che pur puntando metà del piatto sul turn in realtà non ha mai dato l'idea di avere un punto in mano. Il capolavoro di Sahamies è stata poi la scelta di fare overbet sul river una volta ottenuto il full e la sicurezza di vincere; avrebbe potuto optare per una value bet, ma ha capito che una puntata molto forte, quasi tre volte il pot, avrebbe insospettito David, facendogli credere di trovarsi di fronte a un tentativo di bluff.

 
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