Perdere una mano nel poker online sfortuna o colpa della poker room?
La situazione è la stessa per tantissimi appassionati di poker, si sta giocando in un torneo di poker online (Texas Hold'em o Omaha) da circa due ore e vi arriva una fortissima mano, due Assi. Siete in posizione, vi trattenete nell'esultare per non dare nessun vantaggio agli avversari e quindi fate una bet minima giusto per saggiare il tavolo. Tutti fanno call, scende il flop: 3 di quadri, 8 di picche e Donna di fiori. Ci siamo, la vostra forte coppia è più alta delle carte sul board. Siete certi di vincere un pot ricco e puntate forte. Qualcuno folda, qualcun altro chiama (call) e si va la turn: Donna di cuori. Avete doppia coppia, topo pair per di più, e il cuore vi dice che potete azzardare ancora di più. Quando è il vostro turno, dopo che i giocatori che vi precedono si sono limitati a un misero check, aspettate un po', e cliccate con il mouse l'all-in.
La serie di fold che segue non vi spaventa, l'avevate previsto, un giocatore però chiama, e voi (contentissimi) assaporate già un double up che vi farà scalare la vetta, magari ITM. Il river mostra un 4 di cuori e le chips passano automaticamente all'avversario che mostra le sue carte personali: 7 di fiori e Donna di Picche. Siete fuori dal torneo e restate increduli a fissare lo schermo del PC che mostra full di Q con 7.
Chi ne trae vantaggio?
Questo è solo un esempio, ma capita spesso che si perda una mano giocata non proprio da campioni e che si dia la colpa alla poker room online. Se poi a questa aggiungiamo le volte in cui si perde una partita vedendosi scoppiare gli assi dopo essere andati in all-in preflop che le carte possano essere truccate nasce spontaneo.
Analizzando il tutto con tranquillità e con il senno di poi si capisce che nel 90% dei casi la "colpa" è del giocatore stesso mentre il restante 10% fa parte della componente aleatoria del gioco. La poker room, infatti, non ha alcun interesse nel far vincere uno specifico giocatore né le interessa se un giocatore è partito in vantaggio e ha perso tutto in una sola mano. Questo perché il suo guadagno è già certo, ammonta al fee che tutti versano nell'iscriversi a un torneo, e non dipende dalle vincite di uno o più giocatori. La legislazione italiana prevede poi che i software che gestiscono la distribuzione delle carte debbano superare test di verifica (anche i siti internazionali, sono soggetti a leggi molto attente), certificati da enti e laboratori riconosciuti dello Stato, che assicurino un'imparzialità assoluta. All'interno delle "Linee guida per la certificazione delle piattaforme di gioco" scaricabili dal sito AAMS, inoltre, sono descritti tutti i criteri che i software per la distribuzione casuale delle carte devono rispettare per poter essere inseriti nella piattaforma di gioco. Con l'arrivo del poker cash game nel mercato italiano poi, questi controlli hanno assunto un'importanza fondamentale perché in ballo non c'è "solo" il buy-in ma tanti, tantissimi euro. Cosa sono e come funzionano quindi questi programmi che, volgarmente chiamati randomizzatori, danno le carte al posto di un dealer vero?
La casualità delle carte
Per distribuire le carte i client di gioco utilizzano dei generatori di numeri casuali o pseudo-casuali, ossia dei sistemi che permettono di creare una serie di numeri a caso che vengono utilizzati in molti settori, dal gioco alla creazione di password fino alla simulazione di missioni spaziali. La loro storia è antica come l'uomo e, in alcuni casi, possono essere oggetti di utilizzo comune come i dati, la roulette, video poker, slot machine e via così. Il lancio del dado (per fare un esempio), infatti, genera un risultato compreso tra 1 e 6, ma non esiste un modo per lanciarlo per ottenere lo stesso risultato se non, appunto, per caso. Anche il lancio di una moneta porta a sequenze casuali di testa o croce che tendono a equivalersi a mano a mano che aumenta il numero dei lanci. L'uomo ha poi creato alcuni dispositivi che generano i risultati osservando il comportamento di particolari fenomeni che la scienza presuppone avvenire a caso, come decadimento di determinate particelle o particolari effetti fotoelettrici.
I sistemi utilizzati nelle piattaforme di gioco, vista la quantità incredibilmente alta di variabili di cui devono tenere conto, si devono per forza affidare a particolare programmi che simulano i risultati ottenibili in modo casuale utilizzando complesse matematiche o algoritmi. La differenza tra un sistema e l'altro è che i software, partendo da un determinato valore, restituiscono sempre lo stesso risultato mentre i dispositivi hardware offrono sempre risultati differenti. Nel caso di un programma, per esempio, se il numero di partenza (chiamato seme) è 9 e dopo l'elaborazione si ottiene come risultato la sequenza 7, 5, 3, 1, questa rimarrà invariata fino a che non si utilizza un generatore di numeri casuali hardware per generare il seme con cui verrà poi sviluppata la sequenza.
Carte casuali
Ma siamo sicuri che le carte sono distribuite in modo corretto? E' possibile che una determinata sequenza si ripresenti più volte portando a risultati simili? La risposta corretta è "teoricamente si", ma in pratica la probabilità che questo accada è la stessa che una persona centri consecutivamente due volte il sei al SuperEnalotto. Senza scendere nel dettaglio delle funzioni che regolano la distribuzione delle carte, incomprensibili ai più, a meno di non avere una laurea in matematica, ci concentreremo sulle procedure a cui una poker room deve sottoporre il proprio software prima di poterlo rendere disponibile il download. Ogni concessionario, infatti, deve presentarlo a una commissione che, oltre a verificarne il funzionamento, provvede al controllo delle certificazioni richieste dalla legge.
Per quanto riguarda il generatore di numeri casuale o RNG (Random Number Generator) lo Stato esige una completa descrizione di ogni componente. Questa deve comprendere il processo di generazione del seme, comprese la frequenza e la periodicità con cui questo viene cambiato, le dimensioni e la frequenza dei numeri generati e l'algoritmo su cui si basa la funzione che genera i numeri. Nel caso in cui sia previsto un jackpot, poi, il concessionario deve far verificare anche il modo in cui questo viene integrato nella piattaforma e, nel caso faccia ricorso a un "jackpot controller" indipendentemente dall'RNG, deve descrivere dettagliatamente il funzionamento.
Certificazione Volontaria
La legislazione italiana prevede che ogni software venga certificato una volta all'anno e che debba anche essere costantemente monitorato per evitare che possano verificarsi anomalie. Le poker room però, oltre a fornire tutta la documentazione riguardante il controllo automatico del software, sottopongono i propri RNG a frequenti verifiche tecniche in laboratori specializzati, così da fugare ogni dubbio sulla correttezza dei sistemi di generazione utilizzati. L'intervallo di tempo con cui vengono effettuati questi controlli su base volontaria non è fisso e varia da poco più di un mese fino a un anno. La certificazione viene poi richiesta ogni qual volta la poker room aggiorna la versione del proprio client e il risultato è normalmente pubblicato sui siti delle poker room stesse che lo rendono anche disponibile per il download. Il fatto che siano le poker room a pubblicare questi dati è un'ulteriore prova della loro volontà di dimostrare l'imparzialità del software nel distribuire in modo casuale le carte.
Enti certificatori
Con l'avvio del gioco in modalità poker cash game l'affidabilità degli RNG assume un'importanza ancora maggiore. Le piattaforme di gioco, infatti, dovranno avvalersi di sistemi dove le certificazioni saranno la chiave per giudicare, l'affidabilità del software. Nel caso della piattaforma Ongame, utilizzata da GDpoker, Bwin, Betpro e molti altri, la certificazione presentata ad AAMS è stata realizzata da GLI (gaminglabs, una delle aziende più accreditate in questo campo) mentre su base mensile questa viene effettuata da eCOGRA (come per Titan Poker) che assicura uno standard di sicurezza ai massimi livelli sia per protocolli di analisi sia per quelli di test.
Sulla poker room online PokerStars si può leggere il testo della certificazione rilasciata da Cigital, già nota per aver trovato una falla nel sistema di generazione casuale di un'importante poker room internazionale, che attesta l'imprevedibilità del software. Per quanto riguarda Playtech, scelta dal network IPoker (Sisal, Cogetech, Eurobet, Snai, Winga, NetBet Virgin Poker, Titan Poker e altre ancora), i controlli sono eseguiti da TST, una compagnia del gruppo GLI che ha messo a dura prova il software verificando l'effettiva rispondenza del sistema di generazione a quanto richiesto dalla legge.
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Perché non riesco a giocare in un casino online o in una poker room dall'ufficio.