2025 Strategia poker prudenza senza esagerare
Poker Mondiale - Poker Cash Game - Tom Dwan contro Howard Lederer
Cosa avviene quando un giocatore di poker Texas Hold'em più aggressivo del tavolo si scontra con quello più solido, ossia chiuso? Vediamolo insieme analizzando la mano che si è giocata tra due mitici del poker mondiale: Tom Dwan (Durrrr, nickname nel poker online) e il Professore Howard Lederer. Si tratta di una partita a soldi veri (poker cash game) giocata nel corso di una puntata di High Stakes Poker, trasmissione dell'emittente americana GSN. Al tavolo altri nomi mondiali del poker: Phil Laak, Nick Cassavetes, Antonio Esfandiari, Patrik Antonius e Daniel Negreanu. Otto fantastici giocatori, alcuni con stili di gioco molto diversi come appunto il giovane Dwan e il navigato professore Lederer.
Due stile e generazioni a confronto
Tom (classe 2025) in poco tempo è diventato uno dei giocatori più famosi e temuti per suo stile aggressivo, a volte fino all'eccesso. Lederer (1963), invece, ha ottenuto grandi successi al tavolo verde grazie a una strategia di gioco piuttosto prudente. Questa mano rappresenta lo scontro tra due differenti generazioni di giocatori, quella cresciuta con il poker online, più aggressiva e portata la bluff, contro quella che si è nutrita ai tavoli verdi dei casinò, più chiusa e meno propensa a giocare mani rischiose. Come vedremo, le scelte dei due giocatori sono condizionate non solo dal loro stile di gioco ma anche, e soprattutto dalla conoscenza di quello dell'avversario.
Da una parte abbiamo Lederer chiuso (tight), che solitamente entra solo nelle mani in cui si sente forte. In questo caso lo vediamo rilanciare con A-K suited (dello stesso seme), ma una volta fallito il suo tentativo di eliminare l'avversario nel pre-flop i limiti della sua strategia di gioco si manifestano nelle restanti fasi della partita. I due controrilanci da parte di Dwan evidentemente mettono Lederer in difficoltà e lo costringono a commettere un grave errore: chiamare il secondo controrilancio dell'avversario quando l'unica scelta sensata sarebbe stata l'all-in o il fold. Lederer ha iniziato in modo aggressivo e ha terminato con una scelta troppo passiva, se si considerano le carte che aveva in mano e la tipologia di avversario che aveva davanti a sé. Dwan, come spesso gli capita, ha giocato fin troppo aggressivo, bluffando con 8-6, controrilanciando i due rilanci di Lederer: in pratica, ha giocato considerando più le carte dell'avversario che le sue. Quando il professore rilancia per la prima volta, Dwan è subito spinto a pensare che l'avversario sia motivato dalle due ottime carte in mano. Dwan controrilancia ben due volte per vedere quanto buone siano le carte di Lederer e alla fine, sbagliando valutazione (costretto a vedere le carte comuni) si fa l'idea che abbia davvero un grande punto. come due Assi o due Re. La serie di check che contraddistinguono flop, turn e river sono il frutto del timore e dell'errore di interpretazione da parte di entrambi giocatori. Tutti e due pensano che l'avversario abbia un punto molto alto, ma alla fine Dwan si porta a casa la mano con una coppia di 8.
Perché Lederer ha perso la mano
Howard Lederer ha perso questa mano principalmente per due motivi: il suo stile di gioco chiuso e l'errore nella valutazione delle carte del suo avversario. Con A-K suited in mano non ha voluto rischiare con una puntata sul flop che gli avrebbe permesso di vincere. Si è troppo preoccupato delle carte che Dwan aveva in mano e alla fine gli ha permesso di vincere con una coppia di 8 trovata con fortuna con la carta del turn.
Inizio mano Pre-flop
Vediamo la mano dal punto di vista di chi l'ha vinta, Tom Dwan. Al tavolo ci sono otto giocatori, il piccolo buio è di 600 dollari, il grande buio è di 1.200, l'ante di 125. Il primo a parlare è Antonius, che decide di passare. Dopo di lui anche Phil Laak fa la stessa cosa. Terzo a parlare è Lederer che rilancia fino a 3.500 dollari. E' il turno di Dwan, che in mano ha solo 8 di quadri e 6 di cuori. Dwan, che è considerato uno dei giocatori più aggressivi in circolazione (e per questo anche uno dei più imprevedibili al tavolo), sa che Lederer (giocatore molto chiuso) se ha deciso di rilanciare lo ha fatto perché ha delle carte molto buone in mano. Per vedere quanto buone siano, Dwan sceglie per un bluff, controrilanciando fino a 11.300 dollari con la speranza che il suo avversario si spaventi e abbandoni la mano. Dopo di lui, tutti i giocatori passano velocemente la mano: Hachem, Cassavetes, Negreanu e Esfandiari. La parola torna a Lederer che si prende del tempo per pensare e poi rilancia nuovamente, fino a 36.300 dollari. Dwan probabilmente rimane sorpreso dalla mossa di Lederer, che evidentemente o ha fiutato il bluff o ha in mano un punto altissimo come due Re o due Assi, ma non per questo decide di cambiare tattica. Per far cambiare idea al suo avversario e fargli credere di avere un ottimo punto in mano, sceglie di controrilanciare per la seconda volta, fino a 65.600 dollari, fiducioso che lo stile di gioco di Lederer questa volta lo porterà molto probabilmente a gettare le carte. Dopo averci pensato, il professore sorprende tutti e chiama il secondo controrilancio di Dwan, il piatto dopo le puntate del pre-flop è salito a 134.000 dollari.
Prime tre carte comuni, Flop
Le tre carte del flop sono: 3 di picche, 2 di picche e Q di cuori. Il primo a parlare è Lederer che bussa quasi all'istante. Dwan rimane perplesso. E' sorpreso di essere arrivato al flop e teme che il Professore abbia in mano una coppia molto alta, due Kappa o due Assi, e stia giocando in slow play per incassare il maggior numero di dollari. Altrimenti non si spiegherebbe perché un giocatore così chiuso non abbia passato sui suoi controrilanci nel pre-flop. Con un flop di questo tipo, senza Re e Assi, normalmente ci si aspetterebbe una puntata pesante da parte di un giocatore come Tom che in questo caso, invece, decide di optare per una tattica meno aggressiva e rispondere al check di Lederer con un altro check. E' una scelta piuttosto strana da parte sua: ci si spetterebbe la continuazione del bluff, anche perché con 8 e 6 in mano è praticamente certo di essere più debole di Lederer e far continuare la mano difficilmente potrebbe migliorare la sua situazione. Il bluff pare essere l'unica arma a disposizione di Dwan, che invece ha il forte sospetto che il suo avversario abbia bussato nella speranza di una sua puntata su cui rilanciare (check and raise). Non ci sono puntate dopo le prime tre carte comuni sul tavolo verde e il piatto di conseguenza rimane lo stesso.
Quarta carta comune, Turn
La quarta carta che scende sul tavolo è l'8 di cuori. Ancora una volta Lederer decide di bussare quasi all'istante. Dwan ha ora una coppia di 8 e in altre situazioni questo punto sarebbe più che sufficiente per convincerlo a puntare molto forte, ma in questo caso la sua scelta (incredibile per un giocatore come lui) è ancora quella di bussare a sua volta.
Evidentemente Tom sta ancora pensando a ciò che è accaduto nel pre-flop, ed è convinto che Lederer non avrebbe mai visto due controrilanci con nulla in mano. Pensa che il suo avversario abbia come minimo una coppia di Jack, se non più alta,e comunque un punto più alto dei suoi due 8. Fondamentalmente Dwan pensa che il suo antagonista stia provando a incastrarlo giocando piano con il punto già forte in mano. Dwan non considera il fatto che se Lederer avesse avuto una coppia molto alta nel pre-flop è molto probabile che sarebbe andato all-in invece di chiamare sul suo secondo controrilancio. Sta di fatto che qualunque siamo le carte in mano a Lederer, ci sono buone probabilità che siano entrambe più alte dell'8 e far girare un'altra carta potrebbe essere un errore fatale per Dwan. Anche sul turn non avvengono puntate per cui il pot continua ad essere di 134 mila dollari.
Quinta carta comune, River
La quinta e ultima carta che scende sul tavolo è il 9 di quadri. La situazione rimane apparentemente invariata rispetto al flop e al turn. Sul tavolo non ci sono progetti a scala né a colore, determinanti per il risultato finale saranno le carte personali dei due giocatori. Il primo a parlare è ovviamente Lederer che non cambia strategia e decide di bussare. Tom, che non ha migliorato il suo punto (coppia di 8), visto l'andamento della mano (soprattutto lo scontro nel pre-flop con rilanci e controrilanci) mette ancora da parte la sua strategia di natura aggressiva e bussa a sua volta, sperando che il suo punto possa essere vincente. Effettivamente, con sorpresa di tutti i giocatori al tavolo, sono proprio i due 8 che permettono a Dwan di aggiudicarsi la posta. Il più sorpreso di tutti è Lederer, che gira A-K suited. La sua sorpresa non è tanto quella di essere stato battuto da una coppia, piuttosto di essere stato battuto da una coppia di 8. Il Professore si rende conto di non aver capito nulla della mano, di non aver intuito il bluff e di aver sbagliato a chiamare sul secondo controrilancio di Tom nel pre-flop. In realtà inizialmente aveva pensato a un bluff (non a caso aveva rilanciato sul primo controrilancio di Dwan), ma non ha avuto il coraggio di seguire questa sensazione fino in fondo.
Con un all-in sul pre-flop avrebbe sicuramente costretto Dwan a gettare le carte. Perfino passare la mano avrebbe avuto più senso che limitarsi a chiamare. Una volta girate le carte comuni, l'inerzia della partita è passata tutta dalla parte del suo avversario con Lederer alla disperata ricerca di un Asso o un Re per vincere la mano. Anche una puntata sul flop sarebbe stata giusta, in tal modo avrebbe compreso meglio la sua situazione al tavolo.
Tom, a sua volta, rimane sorpreso della propria vittoria. Anche lui ha letto male la mano dell'avversario. Se inizialmente ha intuito che Lederer potesse avere in mano due ottime carte, ma non una coppia molto alta, alla fine ha trattenuto la sua aggressività perché conoscendo lo stile di gioco del suo avversario nel Poker Texas Hold'em e vedendolo rispondere alle sue puntate ha temuto che questi avesse davvero una coppia di Re o Assi. Solo così si può giustificare l'errore di non puntare una volta realizzata la coppia di 8 con la carta del turn: far girare un'altra carta al mazziere avrebbe potuto solo migliorare il punto del Professore.
Articolo preso da "Mani famose" di Poker Texas Hold'em (Sergio Brambilla)
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