Le Implied Odds nel poker
News - Strategia Poker - Implied Odds
Abbiamo già parlato delle Pot Odds nel poker online o dal vivo (articolo che trovate nel sito) e quello che abbiamo appreso ci permette di decidere una condotta di gioco quando le alternative sono chiare ed evidenti. Nell'esempio dell'articolo precedente, abbiamo valutato solo la convenienza dell'entrate o meno, in gioco escludendo a priori la possibilità di un rilancio. Per questo motivi, è possibile definire questo tipo di probabilità anche come "Pot Odds espresse" o a volte "Pot Odds esplicite". Nella maggior parte della situazioni di gioco, però, le nostre scelte daranno origine a una catena di eventi molto più complessa e imprevedibile, e per gestirla in maniera corretta avremo bisogno di un ulteriore strumento.
Supponiamo di trovarci nell'identica situazione dell'articolo precedente "Le Pot Odds", ma con molte informazioni in più sui vostri avversari. Sappiamo che cinque dei sei giocatori che hanno limpato hanno una condotta di gioco nel Texas Hold'em che li porta ad entrare in tutte le mani che non gli costano troppo. Sappiamo anche che il sesto giocatore e il piccolo buio sono molto chiusi e che raramente mostrano una forza non sopportata dalla carte. In questa nuova situazione, potrebbe anche valere la pena il considerare un rilancio. Se cinque giocatori passassero e rimanessero nella mano solo altri due sfidanti, i nostri suited connectors (8-9 di fiori) avrebbero il 29% circa di probabilità di vincere. Inoltre, se al flop scendessero delle carte basse che ci permettessero di ottenere una doppia coppia o qualche progetto di colore o di scala, saremmo molto avvantaggiati. Certo, si tratta solo di ipotesi ma c'è una certa probabilità che si concretizzino.
Seguendo il filo di questo ragionamento, allora, il valore del piatto cambierebbe notevolmente sia in relazione alle nostre scelte personali sia a quelle dei nostri avversari. In pratica, dovremmo essere in grado di calcolare matematicamente i possibili sviluppi delle nostre azioni e i conseguenti importi dei piatti corrispondenti alle vincete. Questo tipo di probabilità, legata al valore del piatto in relazione ai soldi che potremmo vincere nel proseguo della mano, prende il nome di "Implied Odds".
Prima di passare a un esempio concreto di utilizzo dell Implied Odds conviene soffermarci sul concetto di "ipotesi di gioco". Dan Harrington, a questo proposito ne elenca alcune:
"Se centri la tua mano, il tuo avversario chiamerà un'altra puntata?"
"Fino a quale importo sarebbe disposto a chiamare?"
"Se c'è una grossa probabilità che lui possa chiamare una puntata piccola e una piccola probabilità che lui possa chiamare una grossa puntata, che tipo di chiamata dovresti fare?".
Naturalmente le ipotesi possono essere molto più di una, soprattutto quando si comincia a prendere dimestichezza con questo strumento, non ha molto senso complicarsi inutilmente la vita. Vediamo un esempio.
In mano abbiamo K(fiori)-Q(quadri) e sul tavolo sono già scesi il flop 10(quadri)-J(cuori)-2(picche) e il turn K(cuori).
Siamo in un tavolo 5/10 euro, nel piatto ci sono 150 euro e siamo rimasti in due giocatori. La nostra situazione è al seguente: abbiamo la prima coppia al tavolo con un "kicker", la carta d'accompagnamento, alto e un progetto di scala bilaterale. Supponiamo, però, che il nostro avversario, da come ha giocato, possa avere in mano solo A-A, K-K o A-K, escludendo, quindi, che abbia già chiuso scala. In questo momento siamo sicuramente sotto e le uniche possibilità che abbiamo di vincere sono che si concretizzi la nostra scala oppure scenda il secondo K sul board. Naturalmente, in quest'ultima ipotesi, il nostro avversario non potrebbe avere KK in mano. Abbiamo messo condizioni molto rigide al ventaglio di mani dell'avversario proprio per poter valutare meglio le opzioni a nostra disposizione.
Dopo una lunga riflessione il nostro sfidante decide di puntare 100 euro, più della metà del piatto. Calcoliamo subito le Pot Odds per capire se ci convenga o meno chiamare. Dobbiamo mettere 100 euro per un piatto che ne vale 250, vale a dire 2,5 a 1. Gli "out" a nostra disposizione, cioè le carte che ci porterebbero alla vittoria, sono 10 (quattro A, quattro 9 e due K) e corrispondono a circa il 18% di probabilità di vittoria. In pratica, solo 4 a 1. Passare sembra quindi l'unica opzione ragionevole. Se però decidiamo di mettere comunque i 100 euro nel piatto, quest'ultimo diventerà di 350 euro e gli scenari possibili che si aprirebbero sarebbero i seguenti:
1. non esce nessuna delle nostre carte. Abbiamo perso 100 euro ma non ne perderemo altri nel caso lui decidesse di puntare di nuovo.
2. Esce una delle nostre carte. Abbiamo chiuso un punto che reputiamo superiore a quello del nostro avversario. Cerchiamo di guadagnare più soldi possibile da questa situazione.
Quindi, supponendo di centrare la scala, potremmo ipotizzare un guadagno medio sul river di circa 200 euro. Si tratta di un'ipotesi coerente con la precedente puntata dell'altro giocatore. Adesso è arrivato il momento di calcolare le Implied Odds della nostra chiamata.
250 euro (piatto attuale) + 200 euro (previsione di guadagno) = 450 euro
100 euro rappresentano la puntata attuale
450 a 100, ovvero 4,5 a 1 sono le Implied Odds corrispondenti alla nostra chiamata.
Come si vede, 4,5 a 1 è maggiore di 4 a 1 e quindi, utilizzando questo strumento di analisi nel poker Texas Hold'em, ci converrebbe chiamare.
Altri articoli correlati
- Calcolare le Pot Odds nel Poker Texas Hold'em
- Il calcolo e la fortuna nel poker
- La strategia nel Texas Hold'em prima del flop
- La gestione del Bankroll
- Non trascurare i bonus offerti da casino online e poker room
| < Prec. | Succ. > |
|---|











