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Notizie dal mondo delle poker room live Tra francesi e italiani, come tradizione (anche nel poker) non è mai stato rose e fiori, e negli ultimi anni questo connubio è stato ancora più inasprito dalle tante rivalità di eventi sportivi in generale (in modo particolare nel calcio), insomma una rivalità sempre più accesa e non sempre così sportiva.
Lo scorso mese (4 settembre 2025) a Cannes si è un pochino superato il concetto di semplice "competizione" e dalle notizie lette nei blog che hanno trattato la vicenda, si presenta come una vera e propria truffa ai danni di un giocatore italiano.
Vediamo cosa è avvenuto. Durante un evento del prestigioso Partouche Poker Tour al Palm Beach Casinò, il giocatore italiano Mustapha Kanit (19 anni) un'emergente del poker in Italia (solo quest'anno ha accumulato vincite per oltre 100mila euro), si trova a giocarsi una mano e piatto molto importante, contro un giocatore francese, durante un side event da 1.500 euro di buy-in. Al turn, 2-2-4-8 (tutte di seme diverso "rainbow, con esclusione di realizzare un colore), sono le carte sul board scoperte, Kanit punta e il suo avversario rilancia fino a 2mila chips; seguono il contro-rilancio a 5.700 e l'ulteriore rilancio del francese a 13mila, Kanit decide di rifletterci, finché uno egli altri giocatori al tavolo chiama il tempo e il "flooman" (il supervisore del torneo) inizia a scandire i secondi. A quel punto Kanit va in all-in e provoca l'immediato gesto stizzito del suo avversario, che lascia la mano (folda in gergo) e getta le sue carte. Kanit mostra A-7, un bluff grandioso, ma qui (colpo di scena), il francese riprende le sue carte dal mucchio, sostenendo che la decisione del giocatore italiano è stata presa fuori tempo massimo. Il supervisore gli dà incredibilmente ragione, consentendogli di arrivare allo showdown, a cui giunge nettamente in vantaggio con A-10. Il river è un 6 e il francese vince il piatto mentre Kanit è eliminato: ovviamente chiede spiegazioni al floorman ma questi non vuole stare ad ascoltarlo perché non parla francese. I pochi giocatori non francesi al tavolo protestano, tanto che il fortissimo americano Michael Binger (32° nelle classifiche mondiali di tutti i tempi) viene addirittura espulso dal torneo per essersi rivolto con toni poco urbani al supervisore. La punizione per il comportamento del giocatore francese è ridicola: 14 minuti di squalifica, mentre il tavolo viene chiuso e i giocatori testimoni vengono sparpagliati negli altri tavoli per insabbiare la vicenda. Questa è la versione più accreditata, a raccontarla è stato il danese Mickey Petersen, presente la tavolo. Immediatamente sul Web Conosciuto con il nickname "mement_mori", Petersen racconta la vicenda e riferisce anche altre "stranezze" avvenute durante lo stesso torneo: giocatori francesi che si mostravano le carte dopo aver "foldato" senza che il dealer li obbligasse a farle vedere anche al resto del tavolo, o misteriose sparizioni di fiches durante le pause. E' intervenuto anche Kanit direttamente, nickname "Mustacchione" nel blog, presentandosi come giocatore danneggiato, mentre altri (dove l'attendibilità è da verificare) raccontavano di carte segnate o stack "fluttuanti" tra una pausa e l'altra. L'identità del giocatore francese non è ancora conosciuta, non è ancora apparso un commento da parte dell'organizzazione del torneo di poker o del casinò stesso. Tra i commenti che confermano la verità dei fatti, anche alcuni giocatori francesi e quello, molto circostanziato, dello stesso Binger. In casi del genere, va detto che i gestori del Casinò non hanno fatto nulla per evitare di crearsi una reputazione "spiacevole", alimentata dal tam-tam di Internet e dai passaparola che, come si sa, sul Web corrono più veloci della luce. Altri precedenti Cannes 2025 Non è la prima volta che la tappa di Cannes del Partouche Poker Tour si segnala per comportamenti discutibili contro giocatori italiani: lo scorso novembre il bolognese Gianni Giaroni si classificò terzo al Main Event, portando a casa oltre 350mila euro ma denunciando una "collusion" tra due giocatori giunti primo e secondo, i francesi Jean-Paul Pasqualini e Cedric Rossi (ironia della sorte, due cognomi di chiare origini italiane), per spartirsi i premi più ricchi. Le ultime fasi del tavolo finale, quelle in cui erano rimasti solo in tre, durano ben 18 ore e si contraddistinsero per alcune "giocate strane" che videro protagonisti tutti e tre i giocatori. Rossi per esempio, fece inspiegabilmente fold in pre-flop con una coppia di 10 o al flop con una doppia coppia di A-2 quando sul board era stato servito A-Q-2. Lo stesso Giaroni, probabilmente perché aveva intuito un certo "feeling" tra Rossi e Pasqualini, giocò in modo molto chiuso le sue ultime mani, quasi rassegnandosi a farsi consumare dai bui e a chiudere il torneo al terzo posto. Stando alle parole di Giaroni, che aveva dichiarato in un'intervista di essere sicuro di un'intesa tra i due avversari e di essere riuscito a comprenderne anche i segnali, qualche mese dopo arrivarono addirittura le scuse di Pasqualini. |