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Quali mani giocare nel Texas Hold'em.

Non tutte le carte che si ricevono dal mazziere meritano di essere prese in considerazione e oltre modo giocate. In alcuni casi conviene passare. Vediamo ora come si calcolano le probabilità di vittoria per non mettere a rischio il torneo e il nostro denaro.

A volte ci siamo chiesti "Perché ho giocato?". Avevo due carte a colore! (suited) Gli spettatori anche loro a volte ce lo chiedono. Questo è il tipico scambio di idee e opinioni che si leggono nelle chat di una qualsiasi poker room online o in tavolo dal vivo, per commentare la mano giocata. Una mano nella quale il giocatore delle due carte a colore ha giocato, per esempio, con un Q-4, con la convinzione di aver fatto una scelta giusta e chiedendosi, con molte probabilità come mai qualcuno gli contesta la scelta appena fatta.

Ma quante possibilità ci sono di legare un colore partendo da due carte dello stesso colore (seme), con l'aggiunta delle 5 carte comuni (board)? Solo il 6,4%. E vi siete mai chiesti di quante possibilità ci sono di arrivare almeno a quattro quinti dopo il flop? Poche di più, l'11%. Questo significa che, a meno di tentare improbabili bluff, nove volte su dieci saremo costretti a gettare le carte dopo che il mazziere avrà girato le prime tre carte comuni. Certo, se invece il flop fosse per noi fortunato, allora le possibilità di realizzare il colore (tra turn e river) salirebbero al 35%, ma questo, come abbiamo appena visto, accadrà molto raramente.
Inoltre, la statistica ci dice anche che il mazziere ci servirà queste due "famigerate" carte iniziali nel 23,6 dei casi, circa una volta su quattro. Ecco, quindi, che i conti non tornano più. Anche chi non è esperto in matematica si renderà conto, infatti, che il gioco non vale la candela e che non è sempre conveniente imbarcarsi in questa impresa.

Avere una coppia forte.
E se invece ricevessimo una coppia? Prima di tutto, c'è da dire che avremmo già avuto una gran fortuna, perché l'eventualità che il fatto si verifichi è intorno al 6%. Le possibili mani iniziali, infatti, sono 1.326, che tuttavia si possono ridurre a 169 poiché tutti i semi hanno lo stesso valore (n K di Picche con una Q di quadri hanno lo stesso valore di un K di fiori con una Q di cuori e cosi via).
E poi è importante sapere che avremo quasi il 20% di possibilità di trasformare questa coppia (entro il river) in almeno un tris. Niente male, insomma. Se anche non bastasse per vincere, infatti, in un caso su cinque potremmo migliorare il nostro punto. Ecco perché, soprattutto nelle fasi calde dei tornei, quella di rilanciare (o anche andare in all-in) con carte del genere sarà senz'altro una buona mossa. Nel 29% dei casi, invece, il mazziere ci servirà due carte diverse, lontane tra di loro, inutilizzabili per provare a realizzare una scala. Mano molto brutta, indubbiamente, ma in questa eventualità c'è quasi il 37% di possibilità che al flop esca una delle due, regalandoci una coppia.
A noi la scelta se vale la pena rischiare, anche in base al valore di queste carte.

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