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Il poker giocato dal vivo o online non cambiano le differenze. Per riuscire ad aggiudicarsi il numero maggiore possibile di mani si deve necessariamente imparare, dall'inizio, a capire lo stile di gioco degli avversari.
Sono tante le teorie, per quanto ben elaborate, non possono essere applicate perfettamente alle situazioni reali. Se questo è vero nella vita quotidiana, lo è assolutamente di più nel poker, dove lo studio delle regole è tanto fondamentale quanto quello di molti altri aspetti. Primo tra tutti, l'analisi dello stile di gioco dei nostri antagonisti e, di conseguenza del nostro.
Sono stati scritti libri dei veri e propri trattati per definire cos'è lo stile di gioco e per approfondire in modo teorico i vari aspetti. Alcuni testi ne parlano facendo esclusivamente riferimento agli elementi, per cosi dire, oggettivi come la frequenza con cui un giocatore entra nelle mani o la sua tendenza la bluff. Altri trattati allargano la definizione alle norme comportamentali: il cosiddetto "galateo di gioco". Riuscire a leggere un avversario dal suo comportamento che tiene al tavolo verde o dall'uso che fa della chat (nel gioco online) è importantissimo, ma è meglio andare per gradi e iniziare lo studio prima di tutto dello stile di gioco vero e proprio: aperto, chiuso, passivo, aggressivo o maniacale. La prima sensazione. Ovviamente non si sta parlando di semplici "cassetti" dove catalogare i giocatori in base alle loro azioni! E' molto importante dunque fare due precisazioni. Per prima cosa, le caratteristiche che contraddistinguono ciascuno stile vengono catalogate, in genere, in modo molto ampio e solitamente per eccesso. Non è detto quindi che un giocatore chiuso lo sia dall'inizio alla fine della partita. Anzi, più il giocatore sarà "smaliziato", meglio saprà modificare il proprio stile al tavolo in relazione alla fase di gioco, al numero di avversari ancora attivi al tavolo, allo stack (monte fiches) che ha a disposizione e cosi via. I professionisti veri del Texas Hold'em cercano di avere un gioco sempre imprevedibile! Secondariamente, per poter cogliere un maggior numero di sfumature nello stile di gioco degli avversari è necessaria molta pratica e quindi esperienza. Alcune azioni, che parrebbero dettate dall'uso di uno specifico stile di gioco, possono essere impiegate anche per altri motivi. Per sviarci, per esempio. La terminologia linguistica. Il vocabolo inglese "Tight" viene spesso tradotto con l'aggettivo "chiuso". In realtà, i suoi significati possono essere molto più interessanti: "solido, saldo, duro". Anche con Loose, che in generale viene tradotto come "libero" avviene lo stesso tipi di situazione. Loose, infatti, significa anche "sciolto" e "ampio". Le ulteriori valenze di questi due termini sono quelle che rendono meglio i rispettivi comportamenti al tavolo da gioco. Un giocatore tight è un avversario molto concreto e solido, caratterizzato da uno stile di gioco lineare e alla lunga, abbastanza prevedibile. Questo tipo di giocatore entra di rado nel piatto preferendo passare tutte le mani nelle quali non si sente abbastanza forte. E' capace di attendere anche per qualche turno fino a quando, immancabilmente, non riceve le carte giuste per entrare nella mano. Quando questo avviene, non ha esitazioni e porta avanti le puntate fino a quando si sente sufficientemente sicuro di vincere il piatto. Il giocatore tight è anche un osservatore molto attento e generalmente, ha studiato con disciplina i principali libri e trattati sul Texas Hold'em. Per questo motivo valuta sempre con cura il proprio stack, la propria posizione e gli avversari che si trova al tavolo, prima di prendere decisioni comportamentali. Raramente si lascia tentare dal bluff, ma quando questo avviene, di solito, riesce ad aggiudicarsi il piatto. Questo grazie al rispetto che si è saputo conquistare nelle mani precedenti. Puri e Duri. Battagliare con un giocatore tight è difficile, ma non impossibile. Poiché si tratta di una strategia abbastanza riconoscibile, basta che entri nel piatto con un rilancio per capire che, bluff a parte, ha in mano delle carte buone o addirittura eccellenti. Se poi, in una mano già avviata, vedete che improvvisamente comincia a puntare o a rilanciare, significa che chiuso il progetto di punto. A meno che non disponiate di un punteggio forte o di una combinazione "nuts", cioè imbattibile, vi conviene lasciar perdere e passare senza troppi rimpianti. Stando molto attenti, contro questo tipo di giocatore avversario è possibile piazzare anche qualche bluff. Se le carte che ha in mano non sono poi cosi forti, magari dopo un flop che offre agli sfidanti molti possibili progetti, cercherà di uscire dal gioco senza rimetterci troppe chips. Un particolare tipo di giocatore tight, più aggressivo, viene chiamato Tight-aggressive, perché entra in pochissime mani ma quando lo fa cerca di sbaragliare tutti i suoi avversari e di sottrarre loro più chips possibile. Giocatore troppo chiuso. Quando un giocatore è eccessivamente tight, viene definito The Rock, , ovvero "La Roccia". I giocatori Rock sono facilmente riconoscibili entrano pochissimo in azione e rilanciano raramente. Non rischiano quasi mai e vincono spesso piccole somme che però consentono loro di rimanere al tavolo. In effetti, non giocando spesso, riescono a non mettere troppo a rischio il proprio monte chips. Ber batterli occorre assolutamente costringerli a fargli commettere un errore e spingerli ad abbandonare il piatto ogni volta che provano a giocare. Bisogna, però, stare molto attenti. se spingete troppo, cioè se "siete aggressivi" nella mano sbagliata, rischiate di rimetterci molto chips. Nei tornei, specie in quelli online che sono più veloci. I giocatori Rock vengono eliminati frequentemente dal meccanismo stesso dei bui e degli inviti. Il giocatore Loose. Lo stile Loose è utilizzato da quei giocatori che entrano nel gioco il più spesso possibile, anche solo per vedere le carte che scendono al flop! E' vero che fino a quando tutte le carte non hanno preso posizione sul tavolo verde, non può essere dichiarato il vincitore, ma ci sono comunque delle mani che il buon senso spingerebbe a non giocare. E se non bastasse il buon senso, comunque ci sarebbero le Tabelle di Sklansky che potrebbero fornire qualche aiuto! Certo è che lo stile loose può essere utilizzato sia da giocatori poco esperti che dai più forti professionisti: sfrontatezza e senso del rischio sono la componente principale. Trovarsi al tavolo con un giocatore loose significa rinunciare al bluff: anche se non ha una buona mano potrebbe comunque venire a vedere le nostre carte confidando unicamente nella buona fortuna! Con lui, quindi va usata molto attenzione e cautela e, soprattutto. occorre entrare nella mano unicamente se si hanno delle ottime carte. Se non si è più che certi di poter fronteggiare continui rilanci e una forte pressione, anche psicologica, meglio uscire dalla mano per limitare i danni. Non esageriamo. Come per tutti i giocatori tight, anche nel caso dei loose la variante di aggressività: i Loose-Aggressive. Parliamo di quei giocatori che entrano spesso nei piatti e cominciano fin da subito a puntare e a rilanciare in ogni occasione. Dietro un comportamento che pare irrazionale c'è, invece, un'attenta analisi ella probabilità e dei valori dei piatti. Le perdite, anche se pesanti, devono essere messe in preventivo, l'importante è che, quando si vince, o si faccia sempre con un profitto notevole. Fra tutti gli stili di gioco, questo è quello spesso più in voga dai grandi professionisti di Texas Holdem: un giocatore come Gus Hansen insegna. Alcuni giocatori, però, estremizzano esageratamente questo stile di gioco e diventano delle mine impazzite ai tavoli di poker. Per definirli efficacemente viene utilizzato il termine "Maniacs", cioè Maniaci. In alcune situazioni, si parla anche di Animals, tradotto "Animali". Come con le fiere, meglio non avvicinarsi troppo se non avete dalla vostra carte e anche la fortuna a darvi una mano! La virtù non si trova in mezzo. C'è un'ulteriore stile di gioco che, per la sua natura, non eccelle particolarmente. E' lo stile di quei giocatori che si limitano a vedere le carte o a chiamare le puntate sul piatto. Proprio per questo motivo viene denominato Calling station, ovvero, "stazione di chiamata". L'azione preferita di questa classe di giocatori è il call, raramente pensano alle carte degli avversari prima di agire. La loro curiosità è maggiore della capacità di riconoscere le effettive probabilità di vittoria e spesso arrivano al river solo per vedere cosa può succedere. Spesso i giocatori calling station non sono aggressivi e non tentano neanche di bluffare. Quando rilanciano vuol dire che hanno una mano imbattibile ed è meglio evitare di scoprirlo. La miglior strategia contro questo tipo di giocatori consiste nel giocare molto bene! Occorre essere aggressivi al punto giusto e tenere una condotta solida per riuscire a batterli senza troppe difficoltà. In gergo pokeristico, uno stile calling station utilizzato durante una partita o un torneo viene anche chiamato Passive, cioè "Passivo". Costruire lo stile di gioco. Come premesso, queste categorie sono sostanzialmente teoriche. Nessun giocatore comincerà mai una partita con uno stile cosi ben definito per poi terminarla senza mai modificare la propria tipologia di stile. Comunque, le suddivisioni elencate sopra ci possono essere molto d'aiuto per riuscire a crearci una prima, valida, impressione dei giocatori seduti al tavolo. Non solo, ci permettono a nostra volta di definire una strategia personale di gioco. Quando ci avviciniamo per le prime volte a un tavolo sia in una poker room online che in un evento dal vivo, conviene impostare il nostro gioco in modalità tight, almeno fino a quando non avremo preso un po' di confidenza con gli avversari e con le carte. Se invece siamo giocatori più esperti possiamo scegliere di modificare la nostra aggressività e magari di fare qualche mano loose. Naturalmente, non a caso! Passare da uno stile di gioco a un altro con naturalezza è un ottimo modo per disorientare chi siede al nostro tavolo e quindi guadagnare rispetto. Un rispetto che, ben sfruttato, ci può permettere di rubare molto bui e di tentare anche qualche bluff. Evitiamo, se non siamo così esperti, di tenere un gioco loose-aggressive prima o poi qualcuno ci verrà a vedere con una mano nuts e non perderemo tutto! Mai e poi mai, infine, spingere il gioco all'eccesso per ritrovarsi o Rock o Maniac: ogni esagerazione comporta grossi rischi e soprattutto rischia di vanificare tutta la fatica fatta! Per saperne di più! |