Come adattarsi nel poker all'avversario (parte seconda)
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- Creato Giovedì, 19 Gennaio 2025 15:07
- Data pubblicazione
- Categoria: Strategia
Strategia poker, come giocare sempre nel modo migliore!
Certamente, più di tutto, è la combinazione fra il range con cui il nostro avversario 3betta e quello con cui chiama (o controrilancia, dipende dallo stack) la nostra 4bet. Consideriamo due avversari con un identico range di 3bet, in entrambi i casi molto solido e di sole mani reali, come potrebbe essere A-Q+ e 9-9+, ma con due tendenze molto diverse in caso di 4bet avversaria: il primo, più chiuso, va in all-in solo con A-A o K-K, mentre il secondo non folda nessuna delle mani con cui aveva precedentemente controrilanciato. Nel primo caso 4bettare in bianco diventa non soltanto preferibile a 4bettare con mani reali, ma addirittura ottimale per ottenere guadagno; ottimale per il motivo che il nostro avversario folderà quasi sempre dopo aver 3bettato.
La somma risulta preferibile a 4bettare con mani reali non monster perché finiremmo per trasformarle in bluff dovendo poi foldare tutte le volte che andrà all-in. Nel caso secondo 4bettare in bianco è invece completamente sbagliato, trovandoci a fronteggiare un avversario che non lascerà nessuna delle mani con cui aveva prima 3bettato; dovremo semmai spingere con le nostre mani di valore, coscienti del fatto che sarà sempre pronto a pagarci.
La 4bet in bianco rappresenta quindi la giocata tipica da effettuare in base alla conoscenza dei giocatori al nostro tavolo. Lo stesso, come detto, può accadere per l'intera condotta di una mano, come nel caso di una 3barrel, di una tripla puntata su flop, turn e river, che può diventare un triplo check fuori posizione per indurre al bluff un avversario aggressivo. Immaginiamo di rilanciare preflop con A-5s da middle position e di ricevere il call del giocatore sul bottone. Il flop K-7-2s ci consegna il nuts e dobbiamo esclusivamente preoccuparci di come massimizzare il nostro profitto.
Contro molti avversari, in modo particolare quelli più scarsi e incapaci di foldare la propria mano (le calling station su tutti), la scelta più ovvia sarà quella di puntare su tutte le strade, di 3barellare, appunto per estrarre il valore massimo dal colore floppato. In taluni casi, però, potremmo trovarci di fronte giocatori che facilmente cedono quando noi mostriamo forza e che, dall'altro lato, tentano di portare a casa in ogni modo il piatto quando scorgono debolezza.
A differenza del caso precedente, quindi, sarà più opportuno decidere per un triplo check/call fino al river, facendo cioè solo check e limitandoci a chiamare la bet avversaria su flop e turn, per indurre il nostro avversario a puntare nel tentativo di aggiudicarsi la mano di forza. Ancora una volta quindi, le decisioni da prendere diventano completamente diverse in relazione a chi troviamo al tavolo di poker; adattarsi nel poker (sia in modalità torneo che nel poker cash game) al gioco avversario ci permette dunque di massimizzare sempre lo scopo delle nostre strategie.
Ogni mano rappresenta in modo chiaro una storia diversa e dovremo tenere sempre in conto tantissime variabili, a partire dal board e dai possibili pericoli; nella mano precedente, per esempio, potremo essere superati da un possibile full house, ma ovviamente non è questo il punto della questione. Ciò che è importante è comprendere e fare nostro il concetto base.
Per concludere
La necessità di adattare il nostro gioco all'avversario è uno di quegli aspetti del poker fra i più noti a livello generale quanto poco trattati nello specifico, a causa, forse, perché considerato "ovvio", se non per chi è molto esperto e poco o nulla da giocatori meno esperti.
Chi vuole migliorare il proprio gioco e di compiere passi avanti nel proprio modo di giocare deve probabilmente memorizzare questo concetto e per questo motivo si è analizzato l'argomento con un paio di semplici esempi, da un punto di vista strettamente correlato al lato decisionale in funzione dell'avversario, che possono rendere un po' più trasparente questa necessità.
Si possono poi fare molteplici esempi, ma è evidente che questo è fondamentale per capire il motivo per il quale modificare le proprie decisioni in relazione dell'avversario seduto al nostro tavolo di gioco è importante e perché invece adottare sempre un'unica strategia non può essere profittevole nel lungo periodo. Una volta capito questo, saremo sempre noi a renderci conto in ogni singola situazione di gioco perché è giusto analizzare ogni variabile e quando nonostante abbiamo sempre giocato, in un determinato modo, varieremo le nostre scelte perché forse, in quell'esatto momento, è meglio comportarsi in modo diverso, probabilmente allora avremo già effettuato un grande passo avanti nel nostro modo di giocare al poker.
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