Come adattarsi all'avversario nel poker (prima parte)

Strategia poker, adattarsi all'avversario

Uno degli argomenti spesso trattati, ma purtroppo poco approfondito, è la necessità di adattarsi la gioco dell'avversario nel poker. Per riuscire in modo migliore questo concetto vediamo in questo articolo due situazioni tipicamente dipendenti dalla conoscenza di chi abbiamo come avversari al tavolo: la 4bet in bianco e il triplo check fuori posizione per indurre al bluff.

In questi ultimi anni, non è storia nuova, si è assistito a un evolversi progressivo del modo di concepire il poker, con l'alternarsi di giocatori nuovi, nuove idee, nuovi stili e nuove strategie. Un concetto che sembra però non voler essere proprio superato è quello dell'importanza di sapersi adattare ai giocatori che abbiamo di fronte e al tavolo al quale si è seduti.

In effetti se ci riflettiamo, spesso abbiamo sentito dire di "adattarsi" ma raramente la questione viene approfondita, se non spiegando in modo veloce che è opportuno giocare più tight in un tavolo molto aggressivo e, al contrario, fare azione e quindi aggredire contro giocatori più passivi e quindi chiusi. Questa è forse l'idea che un po' tutti abbiamo oramai assimilato, ma in che modo questo avviene poi in modo reale quando giochiamo? Cosa significa all'atto pratico "adattarsi"?

Se dovessi aggiungere un'ulteriore definizione al sempre valido concetto di base appena detto, direi che ci stiamo adattando all'avversario quando decidiamo per una determinata mossa o addirittura come condurre un'intera mano proprio in relazione a chi ci troviamo a sfidare, potendo perfino optare per una condotta diametralmente opposta in base alle nostre conoscenze sul giocatore che stiamo affrontando. Vediamo dunque come ciò accade con un paio di esempi, il primo dei quali riguardante la possibilità o meno di effettuare una 4bet e, più nello specifico, una 4bet "in bianco".

Per un attimo facciamo finta di essere seduti al tavolo di poker cash, di aprire molti piatti e di venire per questo motivo 3bettati spesso da un giocatore aggressivo alla nostra sinistra. Noi, che normalmente rilanciano ancora solo con una monster hand, decidiamo di allargare il nostro range e di andargli sopra anche con mani buone, ma non monster, che altrimenti avremmo lasciato (fold). Già questo rappresenta un esempio valido di due giocatori che modificano il proprio gioco basandosi sulla conoscenza dell'avversario, ma volendo approfondire ancora, immaginiamo di voler migliorare il nostro poker e di voler aggiungere al nostro arsenale la cosiddetta "4bet air" per rendere il nostro gioco più imprevedibile.

Partendo dal principio che non dobbiamo decidere a priori di effettuare una mossa solo perché ci piace cercando in ogni modo di "creare" lo spot per metterla in pratica ma, al contrario, deve essere lo stesso spot che si presenta per farci pensare che sia il momento di tentare una determinata giocata, quali sono i fattori che ci devono spingere a decidere se è arrivato il momento giusto per una 4bet in bianco?

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