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SITI OSCURATI: No problem per Bettingwww.com
"Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha disposto la rimozione dei casi di offerta, attraverso rete telematica, di giochi, con vincite in denaro offerti da Società sprovviste di concessione o altro titolo autorizzatorio, o comunque, in violazione delle norme di legge o di regolamento definite da AAMS. assopoker intende attenersi a tali disposizioni, pertanto non accetta accordi pubblicitari di siti sprovvisti di regolari autorizzazioni, dove è possibile giocare con soldi veri".
Ritorna il grande problema della legalità o meno della pubblicità di casinò e poker room online sui siti italiani del settore. E uno dei maggiori portali che parla di poker e tutte le sue varianti dal Texas Hold'em, all'Omaha, ai tornei live alle room online, ha deciso, per il momento, di rimuovere ‘tout court' tutti i banner pubblicitari e i link che rimandavano gli utenti italiani alle sale dove si gioca con soldi veri e finti a tornei e tavoli di poker.
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Il problema era stato già affrontato da Gioco&giochi grazie alla consulenza di esperti avvocati del settore. Da questo punto di vista, sentenza Placanica a parte, non ci sono sostanziali novità rispetto alla legge 401/89 che prevede sanzioni penali per la raccolta di gioco d'azzardo. Per estensione, seppur in forma meno grave, la questione può essere adattata anche alle forme di pubblicità del gambling online. Anche se la sentenza Placanica emessa dalla Corte di Giustizia Europea, ha scongiurato sanzioni penali ‘preventive' imponendo alle autorità competenti l'obbligo di dimostrare che le attività nascondano scopi criminosi e attività fraudolente.
Ma si tratta di un'indicazione di principi e la materia in questione brancola nel buio più totale. In parole semplici, fare pubblicità potrebbe non arrecare danni ai siti che parlano di poker, ‘fino a prova contraria', cioè fino a quando le autorità competenti decidano di censurare queste forme di promozione.
Altri siti di interesse, invece, hanno scelto di proseguire indisturbati nella raccolta di pubblicità dietro la convinzione che il tutto sia perfettamente legale.
La ‘via di mezzo' è rappresentata da chi ha scelto di trasferire la propria sede in paesi esteri dove la pubblicità ai siti di betting, casinò e poker online è perfettamente legale. Tuttavia gli esperti legali non se la sentono di dare nulla per scontato. Come al solito il problema è nell'assenza di una legislazione chiara soprattutto nei rapporti tra la normativa interna e quella comunitaria.
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