I casino online frenati dall'IMU

Il mercato dei giochi casino online in questo periodo non sta vivendo un momento molto florido e ogni mese i dati sono sempre più in discesa, lo confermano dati trimestrali. Ad appesantire questa situazione già difficile per gli operatori è la famosa IMU (imposta municipale unica).

Tutti i mesi vengono pubblicati i dati ufficiali della raccolta dei giochi online (poker room, casino online, bingo, scommesse, skill games e altro ancora), con riferimento particolare il gioco del poker online. Il mese di Giugno 2025 rispetto a Maggio ha subito una discesa di ben  17 punti in percentuale. Tutti i mesi questi numeri ufficiali vengono studiati e analizzati in modo molto approfondito, e infatti, a Giugno i numeri sono negativi per tutti i settori del gioco in generale.

Guardando i numeri, si evince che nel mese di Giugno l'effettiva spesa dei giocatori online in Italia è di euro 1,4 milioni, ma il numero più interessante e preoccupante è nel fatto che fra i primi 15 giorni del mese e i secondi c'è una diversità di spesa di quasi il 10 per cento, nei primi 15 giorni di Giugno la spesa è stata di circa 740 milioni di euro e nei secondi di solo 660 milioni di euro. Per la prima volta il settore subisce una differenza così pesante all'interno dello stesso mese. Allo stesso modo, la raccolta segue quasi lo stesso trend, con euro 3,9 miliardi sempre nelle prime due settimane e euro 3,2 miliardi nelle altre due sempre di giugno.

Questa discesa nel settore dei giochi online a cosa è dovuta? Certo possiamo parlare delle sempre più preoccupante crisi economica, un naturale momento fisiologico (come dichiarano gli esperti del settore), ma quello che che si aggiunge a questa situazione è di certo l'IMU. Questa imposta nuova, che praticamente va a sostituire l'ICI (l'imposta comunale sugli immobili), ha pesantemente condizionato la spesa dei giocatori in Italia (Poker, Casinò, Gratta e Vinci, Lotto, SuperEnalotto e altro). Dopo il primo versamento dell'IMU (prima trance), pagata il 18 giugno (termine di pagamento), tanti giocatori hanno per necessità economiche frenare il gioco in generale a favore della casa, cosa incredibile, che se intervistiamo le persone il primo sogno rimane sempre quello di comprare una casa.

Insomma fra crisi IMU, benzina, e tantissime altre spese forzate, gli italiani rallentano nel gioco, a dire il vero spendono meno anche per quanto riguarda il cibo, l'abbigliamento, il divertimento e altro ancora, infatti non c'è un settore florido. Gli italiani non possono più sognare, infatti il gioco d'azzardo sia online che terrestre, da sempre ha generato sogni di vincita e un radicale cambio di vita o solo (per alcuni) solo un modo per un divertimento particolare.

E' giusto che in questi momenti così difficili tagliare il gioco sia la cosa decisione più corretta, come altre cose meno importanti, ma smettere di sognare forse non è la cura più appropriata!

• < Prec
• Succ >