Strategie del gioco del poker Cash Texas Hold'em
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- Creato Mercoledì, 20 Luglio 2025 13:55
- Data pubblicazione
- Categoria: Cash Game
Strategia Poker - Strategia Texas Hold'em - Imparare a giocare al Cash Texas Hold'em
Chi solitamente gioca a poker da qualche tempo, sa benissimo, che affrontare otto avversari al tavolo è molto diverso dall'essere in sei. Ma cosa è che cambia? E in modo particolare, come dobbiamo modificare il nostro gioco per riuscire ad emergere?
Per cominciare, facciamo un esempio. Ci troviamo UTG (Under The Gun, il primo a parlare) e il mazziere ci serve una coppia di Jack. Di certo una mano ottima, che rientra nelle famose tabelle di Sklansky (tabelle molto utili, per tutti i giocatori e presenti nel nostro sito), e che, pre-flop, viene battuta solo da A-A, K-K, Q-Q. Eppure, prima di decidere se e come entrare in gioco, dobbiamo valutare in modo attento il tavolo al quale siamo seduti (anche nel poker online) e quindi, il numero dei giocatori che potrebbero decidere di chiamare il nostro rilancio. In una situazione full ring, quando ci sono altri 8 o 9 giocatori al nostro stesso tavolo, la mano J-J appare meno forte di quanto, in shorthanded, possiamo essere chiamati, al massimo, da 5 avversari. E non è solo un'impressione: è la verità!
Vediamo i numeri
Visto che nel poker, Cash Texas Hold'em in particolare, i numeri sono l'unico riferimento obiettivo al quale conviene attenersi, proviamo a calcolare le probabilità di vincita associate a J-J nei due casi. Se siamo full ring (8 o 9 giocatori), giocando contro mani qualsiasi casuali, la nostra coppia ci permetterà d portare a casa il piatto solo il 22% circa delle volte. Se, invece, ci troviamo shorthanded (max 6 giocatori), la nostra probabilità di vincita salirà in modo automatico al 34% circa. Un balzo di ben 12 punti in percentuali che equivale, in parole povere, al passare dal vincere una mano ogni cinque al vincerne, circa, uno ogni tre. Il motivo è semplice: calando il numero degli avversari diminuiscono le possibilità che escano, in pre-flop, combinazioni superiori alla nostra.
Ma c'è un altro elemento che conviene sempre tenere in considerazione quando si decide di giocarsi J-J UTG: il probabile comportamento degli sfidanti. E di conseguenza il crescere delle Pot Odds, cioè delle probabilità di vittoria legate alle dimensione del piatto. Riprendiamo il nostro esempio. Sappiamo che almeno due giocatori chiameranno il nostro rilancio (in realtà lo supponiamo solamente da come hanno giocato in precedenza) e che, tra i rimanenti, ce né un altro che ha uno stack molto superiore a quello medio. cioè all'average, e entra spesso nei piatti con molte chips. Purtroppo, devono parlare tutti prima dei bui e quindi, le loro scelte influenzeranno anche quelle degli altri giocatori.
Questione di denaro
Supponendo di essere in tavolo full ring e di rilanciare per tre volte il valore del grande buio, se nessuno dei nostri sfidanti effettuerà un contro rilancio potremmo trovarci chiamati dai tre giocatori appena descritti quando ne rimangono ancora altri cinque che devono parlare. Sul piatto, però, ci saranno già chips per un valore totale di 13,5 bui (il nostro rilancio, le tre chiamate, il piccolo buio e il grande buio) e queste daranno al giocatore successivo le possibilità di entrare nella mano con un investimento minimo.
In pratica, se rilanciamo di tre grandi bui, questo potrebbe aggiudicarsi un piatto che ne vale 13,5. Esprimendo questo concetto in termini di pot odds, ci basta scrivere 13,5 a 3 e quindi, semplificando: 4,5 a 1 oppure, 4,5 : 1. Quindi, perché questa scelta diventi produttiva nel lungo periodo, al nostro ipotetico avversario basterebbe avere in mano due carte personali che vincano più del 22% circa delle volte. Situazione che capita abbastanza, va ripetuto anche per tutti gli altri giocatori che devono ancora parlare. In pratica, ogni volta che uno sfidante decide di entrare in gioco con un call, vengono offerte delle ottime pot odds al giocatore successivo e diminuiscono, di conseguenza, le nostre probabilità di vincere la mano.
L'opportunità
Ecco, perché, se non ci si calibra al meglio il rilancio iniziale, in un tavolo full ring si corre seriamente il rischio di trovarsi coinvolti in un pericolo multiway pot dove la nostra coppia di Jack potrebbe perdere sia da combinazioni superiori sia da fortunosi incastri sul board. Non dimentichiamoci che Doyle Brunson ha vinto due volte il Main Event delle World Series of Poker con 10-2! Ripetendo il ragionamento anche per il tavolo da 6 giocatori, si nota subito che, al massimo, ci saranno altri due giocatori che potrebbero decidere di entrare nel piatto. il piccolo buio e il grande buio. Certo, se tutti e sei i giocatori si trovassero coinvolti nella stessa mano, sarebbe comunque un multiway pot, ma le percentuali a favore delle nostre carte diventerebbero comunque migliori che nel caso fossero sette o più. Naturalmente stiamo ragionando su una situazione teorica. Nella realtà del gioco, ci sarà sicuramente qualcuno che effettuerà un rilancio, proprio per evitare di dare pot odds favorevoli agli altri giocatori.
Questione di range
Un altro aspetto fondamentale relativo alla differente gestione della mano iniziale in un tavolo a nove/dieci giocatori e in uno a sei giocatori, è il valore intrinseco delle carte. In pratica, il range, cioè l'intervallo di mani personali, con cui si può entrare in gioco. Se il tavolo è full ring e siamo i primi a parlare, sappiamo che possiamo subire chiamate o rilanci, da parte di altri otto/nove giocatori; quindi, se stiamo giocando per valore, dobbiamo essere sicuri di poterli battere. Per questo motivo, solitamente, conviene aprire solo se si hanno carte iniziali che rientrano nel Gruppo 1 o nel 2, della tabella di Sklansky. In un tavolo shorthanded, a causa della minore quantità di mani iniziali distribuite, possiamo rischiare un po' di più e aprire, sempre per valore, con un range maggiore. Un range che copre, generalmente, anche il Gruppo 3 e il Gruppo 4 della Tabella di Sklansky. Queste indicazioni sono valide a partire dal presupposto di possedere uno stile di gioco solido, ossia tight. Altri stili di gioco, possono adottare range differenti ma il principio di base rimane comunque immutato: in un tavolo a sei giocatori è meno probabile che si possono scontrare tra loro delle monster hand. Attenzione, però, meno probabile non significa impossibile e quindi, prima di mettere tutte le nostre chips nel piatto, prendiamoci un attimo di tempo e riflettiamo attentamente. A volte, anche se i numeri sono il nostro unico riferimento, conviene ricordarsi che, in fin dei conti, si tratta solo di statistiche.
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